NUOVA ENERGIA

La natura umana non è una macchina da costruire secondo un modello e da regolare perché compia esattamente il lavoro assegnato, ma un albero, che ha bisogno di crescere e di svilupparsi in ogni direzione, secondo le tendenze delle forze interiori che lo rendono una persona vivente. (John Stuart Mill)

domenica 9 ottobre 2016

NUOVO LIBRO DI ANTONELLA RANDAZZO



LA CHIAVE DELLO SPIRITO
Simboli, miti, favole, racconti, loghi, e tutto quello che ha programmato il vostro inconscio


Di Antonella Randazzo
Pagine 452, euro 22,50

Ti sei mai chiesto perché alcune immagini, come il cerchio, la piramide, l’occhio di Horus, l’aquila, il toroide, o il pentacolo si trovano nei loghi di multinazionali, di partiti politici, di banche o assicurazioni, sulle banconote o nelle pubblicità? Cosa possono avere a che fare queste immagini con la produzione industriale, il denaro, il potere e la pubblicità?
Lo storico Mircea Eliade avverte: “I miti e le immagini mitiche si ritrovano ovunque, laicizzati, degradati, travestiti: basta saperli riconoscere”.
Tanti studiosi sostengono che l’uomo contemporaneo è prigioniero di se stesso: c’è qualcosa di importante che gli sfugge, qualcosa che è stato escluso dalla sua vita ma che, paradossalmente, determina ciò che è importante della sua esistenza. Avverte lo studioso Claudio Bonvecchio: “Viviamo in un mondo che è tutto intessuto di simboli, ma gli uomini non li utilizzano, semmai sono utilizzati dai simboli, spesso anche manovrati”. La capacità di avere il controllo sulla propria esistenza passa dalla consapevolezza di questi contenuti. Questo libro parla di ciò che da secoli viene escluso dalla nostra coscienza, impedendoci di esprimere la verità di noi stessi.


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INDICE DEL LIBRO:


INTRODUZIONE

CAPITOLO I – I SENTIERI DEL SIMBOLO E DEL MITO NELLA CULTURA OCCIDENTALE
Par. I - Dio e le Religioni
Par. II - L’archetipo dell’Eroe
Par. III - Dei, Eroi e Supereroi
Par. IV - L’Archetipo del Tempo e dello Spazio
Par. V - Il linguaggio della totalità dell’essere
Par. VI - L’Osservatore

CAPITOLO II - IL LATO ESOTERICO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO
Par. I - Cinema e Ombra
Par. II - Mostri e Zombie
Par. III - I Film mitologici
Par. IV - Il femminile nelle produzioni cinematografiche
Par. V - Guerre Stellari
Par. VI - Lost
Par. VII - L’Esoterismo e il controllo mentale
Par. VIII - Scacco a Re e Regine
Par. IX - I Messaggi Simbolici nei mass media
Par. X - Alternate Reality Game

CAPITOLO III – COSTUMI, MITI E SIMBOLI
Par. I - L’Esoterismo del Lusso
Par. II - L’Esoterismo del Cambiamento e l’immagine di genere
Par. III - Simbolismo e Storia della moda
Par. IV – Moda e Ideologia
Par. V - Fashion-System e Circo Barnum della Moda
Par- VI - Ermeneutica della moda – Corpo femminile e seduzione
Par. VII – Moda e corpo

CAPITOLO IV – MITI, SIMBOLI E PRODUZIONI PER BAMBINI
Par. I - Favole e fiabe
Par. II - Charles Perrault e Hans Christian Andersen
Par. III - Pinocchio
Par. IV - I fratelli Grimm
Par. V - Le fiabe e il principio d’individuazione
Par. VI - Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda
Par. VII - Il mago di Oz
Par. VIII - L’uccisione del drago o del mostro
Par. IX - Attraverso lo Specchio

CAPITOLO V – IN VIAGGIO VERSO SE STESSI
Par. I – Simboli, Archetipi e Consapevolezza
Par. II - I poteri del Simbolo
Par. III - Simbolo e linguaggio dell’inconscio
Par. IV – La Gnosi
Par. V - Realizzazione, illuminazione ed evoluzione
Par. VI - L’Ombra
Par. VII - La creazione arcontica e gli Angeli

CAPITOLO VI – MITI, SIMBOLI E VERITÀ
Par. I - Natura e sincronismo
Par. II - Linguaggio Esoterico e realtà
Par. III - Simboli Alchemici
Par. IV - La Sezione Aurea
Par. V - I Simboli nella vita quotidiana
Par. VI - La Cimatica
Par. VII - La falsità del Big Bang

CAPITOLO VII – MONDI PARALLELI E CORPI INVISIBILI
Par. I – I Corpi invisibili
Par. II – Esperienze Astrali
Par. III – Il potere del pensiero

BIBLIOGRAFIA



INTRODUZIONE

Giovanni vorrebbe liberarsi dai dolorosi mal di schiena, che il suo medico ha diagnosticato come “cronici”, Valeria sogna una casa più bella, Enrico si chiede come avere più salute andando incontro alla terza età, Maria vorrebbe trovare il vero amore, mentre Matteo vorrebbe guadagnare di più.
Cos’hanno in comune persone con problemi, sogni, speranze ed esigenze così diverse?
Da sempre gli esseri umani sono interessati alla conoscenza di se stessi, per risolvere i loro problemi, e per realizzare i loro sogni. Ogni problema umano, come ogni sogno, desiderio o speranza, è legato a ciò che siamo, e a quello che l’Universo ci consente di realizzare.
Moltissime persone si pongono tante domande nell’età giovanile, ma poi, diventando adulte, finiscono per organizzare la propria esistenza in una serie di comportamenti ripetitivi e abitudinari, credendo che la loro vita non possa essere diversa da quella che è. Sono tante le persone che si soffermano quasi esclusivamente sugli aspetti biologici e sociali dell’esistenza, rimanendo all’oscuro di ciò che sono veramente.
Eppure, esiste sin dall’antichità una ricca letteratura che mira a conoscere il senso dell’esistenza umana. L’Oracolo di Delfi invitava tutti a conoscere se stessi. La domanda chiave è: “Chi sono io?”. Molti settori dello scibile hanno inutilmente tentato di rispondere a questa domanda. Per rispondere, occorre attingere alle fonti esoteriche.
Ma cosa c’entra l’esistenza quotidiana, con i suoi problemi, ansie e desideri, con l’Esoterismo?
Da tempo immemore, l'Esoterismo è stato inteso come lo studio di ciò che si nasconde dietro ciò che appare. C’è l’idea che dietro il mondo fenomenico esista una realtà superiore, che è la vera realtà, il luogo dove di può trovare il senso e l’origine di tutto.

Spiega lo studioso Claudio Bonvecchio, docente di Filosofia delle Scienze Sociali all’Università di Pavia: “Il simbolo è un enigma, la verità di cui parla in Vangelo di Filippo è una verità simbolica. Ma il simbolo è un enigma perché noi sappiamo che il simbolo ha un aspetto materiale e un aspetto che non è materiale, un aspetto che è trascendente. Utilizzare il simbolo significa andare oltre il suo aspetto concreto ma trovare ciò che di spirituale c’è nella concretezza… Utilizzare il simbolo, utilizzare l’immagine significa non accontentarsi della realtà ma andare oltre”.

È passato ben oltre un secolo da quando Sigmund Freud iniziò a parlare del concetto di inconscio. Nacquero diverse correnti di pensiero, che partivano dal presupposto che l’esistenza umana non è determinata da contenuti consci, ma risente di ciò che fa parte di quel territorio misterioso e poco accessibile chiamato inconscio.
Lo psicoanalista Carl Jung parlò di Archetipi, considerando la possibilità che diversi contenuti inconsci facessero parte dell’umanità in quanto specie. Si aggiunse così un altro tassello all’idea che l’esistenza umana fosse determinata da ciò che può sfuggire al soggetto, e che può essere vissuto come contenuto individuale, producendo effetti sul comportamento e sulle scelte.
Oggi, molte persone hanno sentito almeno una volta il nome di Freud e di Jung, ma cosa ne è della conoscenza di quel territorio misterioso e potente che è l’inconscio? Quante persone si pongono il problema di attingere a quei contenuti che spiegherebbero scelte non vantaggiose o comportamenti ripetuti nonostante delusioni e frustrazioni?
Sono tanti gli studiosi, di ieri e di oggi, che sostengono che l’uomo contemporaneo è prigioniero di se stesso: perduto in ciò che lo allontana da se stesso, convinto di conoscere ciò che è necessario per viverci al meglio. Ma c’è qualcosa di importante che gli sfugge, qualcosa che è stato escluso dalla sua vita ma che, paradossalmente, determina ciò che è importante della sua esistenza.
Come mai simboli importanti sono posti sotto i nostri occhi, andando a creare immagini che fanno riferimento spesso a ciò che nulla avrebbe a che fare con la nostra interiorità, come loghi di banche, finanziarie, grosse imprese, ecc.?
Questo libro risponde a questa e a molte altre domande, partendo da un percorso di ricerca e di analisi di Simboli e Archetipi, attraverso lo studio di antiche culture, ma anche attraverso tutto ciò che appartiene alla nostra vita quotidiana. Tutto quello che fa parte di una cultura richiama, anche nella negazione, le strutture fondamentali della creazione e dell’esistenza.
Se le persone comprendessero che i simboli producono effetti, comprenderebbero l’importanza di individuarli e ricondurli al loro vero significato. Infatti, la verità è molto più potente delle distorsioni e della menzogna. Essa è creativa, migliorativa, produttiva di una vita migliore, più libera perché più consapevole.
La cultura occidentale, nel suo processo di laicizzazione e con l’affermarsi di una scienza ufficiale, ha oscurato o ignorato tutto quello che non può essere indagato attraverso il metodo scientifico, caricandolo talvolta di significati che non gli sono propri. Spesso ciò è avvenuto, più che per una cecità gnoseologica, per esigenze di potere. Infatti, sono state oscurate molte conoscenze fondamentali per la crescita interiore degli esseri umani, ovvero molte “chiavi” che hanno il potere di svelare gli esseri umani a se stessi. La scienza ufficiale demolisce o deride ciò che non può essere investigato col suo metodo. Essa nega il potere dei contenuti inconsci della mente umana, e attraverso questa negazione, gli esseri umani sono stati allontanati da loro stessi.
Il terapeuta Piero Ferrucci chiarisce il senso e l’importanza del simbolo nella vita quotidiana:

“Una forma di carattere universalizzato, esemplare, e che può quindi rappresentare realtà intangibili alla nostra mente sempre abituata ad aggrapparsi a qualcosa… Questo o quell’altro simbolo può essere una miniera di rivelazioni… Una ragione dell’efficacia delle immagini simboliche… può venire ora spiegata: servono a strutturare e dirigere certe energie inconsce. Parte del nostro inconscio è frammentato, disperso e senza scopo. Può essere paragonato a un gruppo di bambini che hanno una grande vitalità ma non sanno a che gioco giocare: come ben sappiamo, non se ne stanno seduti in silenzio. Se quest’energia liberamente galleggiante non è incanalata in qualche maniera, finisce per generare un vago senso di insoddisfazione e irrequietezza… L’inconscio, e soprattutto questa sua parte disorganizzata e caotica, deve essere regolato, allenato; ha bisogno che gli si comunichino un ritmo e una direzione precisa. I simboli possono essere di grande aiuto in questa impresa, perché concentrano senza reprimerla la nostra energia psichica liberamente fluttuante… E nel coordinare queste forze, scopriamo nell’inconscio una disponibilità a innumerevoli metamorfosi… ed è proprio in questa plasmabilità della psiche umana che è insita la promessa di immense possibilità di crescita”.

Per riappropriarsi del simbolo, occorre comprenderlo, cogliendo in esso quegli elementi costitutivi dell’animo umano, e il profondo senso di tutte le cose. Occorre riprendere quell’immaginario che crea realtà, far proprie quelle potenzialità umane che sono state svelate attraverso Archetipi e simboli, che sono al di sopra di ogni produzione scientifica o razionalistica.
C’è quindi qualcosa di fondamentale che sfugge agli individui che hanno perduto la dimensione esoterica della realtà, perdendo così la libertà. Nel mondo contemporaneo sono state create le “masse”, ovvero gruppi di persone modellate dal sistema vigente, che hanno perduto il contatto con se stesse, eludendo ciò che al loro interno è autentico, e che stride con una realtà che mira a mantenere un alto livello di conformismo.
Ritrovare la libertà è sempre possibile, ma richiede la capacità di riprendere il controllo sulla propria esistenza, acquisendo consapevolezza dei contenuti più profondi della realtà. In caso contrario, sarà la persona consapevole a dominare sugli inconsapevoli. Come avverte Bonvecchio: “Viviamo in un mondo che è tutto intessuto di simboli, ma gli uomini non li utilizzano, semmai sono utilizzati dai simboli, spesso anche manovrati”.


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